Tra i regali di Natale, uno in particolare merita di essere condiviso con i lettori del Blog, si tratta del “bicchiere” relativo alla ricorrenza del 238° anno della fondazione dell’U.S. Marine Corps, (1775-2013).
Nel libricino, allegato al regalo, la lettera del Generale Comandante dell’U.S. Marine Corps, James F. Amos che ricorda come il 2013 è stato un’anno di anniversari importanti, come il 70° dello sbarco di Tarawa ad opera della 2a Divisione Marine o del 45° anniversario della battaglia di Hue City e del 10° anniversario della Marcia su Bagdad.
Un’emozione leggere quelle date ed un pizzico d’invidia nel vedere come le istituzioni si ricordino del sacrificio dei propri eroi caduti nei teatri di guerra più diversi e delle date che hanno segnato la loro storia, anche le più recenti.
Senza tanti calcoli, senza pensare di farle di sabato o di domenica per risparmiare soldi che verranno buttati in opere incompiute o in qualche auto blu di troppo, senza tante ipocrisie, senza pensare al colore politico o al proprio credo religioso, all’apparire più che all’essere, al proprio rendiconto elettorale, aziendale o bancario, senza cercare consensi sulle ricorrenze, accattonaggi dell’ultima ora.
Quante cose circondano le nostre ricorrenze; quanto dovremmo ancora aspettare per vedere quello che si può normalmente apprezzare in Normandia, in Inghilterra o negli Usa? Senza la memoria una nazione perde la sua identità, se è questo che vogliono allora noi siamo l’esatto opposto!
Una nota, molto suggestiva, durante la cena di gala, in un tavolo apparecchiato per la cena, un berretto, una spada ed una bandiera piegata; è il posto riservato ai caduti e dispersi del corpo dei Marine, perchè siano sempre accanto a loro.
Semper Fidelis!